domenica 6 settembre 2009

I laici di San Domenico

                                            
     In occasione dell'apertura del blog della fraternita San Pio V di Faenza, iniziamo un cammino comune, che sia anche memoria di coloro che sono stati pazienti testimoni di fede e che ora riposano in attesa.
    Lascio alle parole di p. Alfonso D'Amato, tratte dal suo  ultimo lavoro "Laici Domenicani", l'augurio e l'avvio di questa presenza.
                                           
I laici di San Domenico

    Parte integrante della Famiglia Domenicana sono anche i laici di san Domenico. Essi non sono una pia associazione aggregata all'Ordine; la loro è una autentica vocazione apostolica, è una chiamata di Dio a camminare sulle orme di S. Domenico per meglio realizzare la propria vocazione cristiana.
     E' una vocazione a vivere, secondo lo spirito di Domenico, l'amore della verità evangelica e lo zelo per la sua diffusione; una vocazione a servizio profetico della Parola.
    Perciò essi non sono dei semplici simpatizzanti dell'Ordine domenicano. All'interno dell'Ordine essi hanno un ruolo funzionale: "sono corresponsabili della costruzione del Regno di Dio" (Lumen Gentium). Per questo viene loro raccomandato lo studio assiduo della Parola di Dio, la partecipazione attiva alle celebrazioni liturgiche, lo spirito di penitenza...; essi poi trovano nella spiritualità apostolica dell'Ordine la luce, la forza, e una nuova visione del mondo che nutrono e ispirano i loro impegni apostolici.
     Presenti in quasi tutti i paesi del mondo, attualmente in Italia sono 6200 riuniti in circa 150 fraternite.
    Il legame profondo che unisce i vari ceti - l'unità della vocazione e della missione - della Famiglia domenicana si manifesta esternamente mediante un vivo dialogo e una stretta collaborazione nel campo dell'apostolato.
Il dialogo e la collaborazione sono fonti di reciproco arricchimento e assicurano maggiore efficacia all'attività apostolica dei singoli. Per questo, soprattutto a livello locale, questo dialogo va sempre più intensificato, ai fini di una concreta collaborazione per una efficace presenza dell'Ordine nella società. "Il bene che è stato discusso e approvato dalla comunità si compie più celermente e più facilmente"(De Vita regulari, I, p.72)
     Molteplici sono le iniziative idonee a rinsaldare i vincoli di fraternità tra i vari ceti e a favorirne la collaborazione. A livello locale, per esempio, si svolgono, incontri di preghiera; ritiri spirituali in comune; incontri per scambio di idee e di esperienze; inoltre si collabora per la formazione culturale, l'aggiornamento, la diffusione della stampa domenicana; si elaborano programmi di lavoro apostolico da realizzare in comune.
     Quanto più intenso è il dialogo, tanto più fruttuosa sarà l'azione apostolica di tutti. Nell'Ordine, come nella Chiesa, unica è la missione, ma diversi sono i ministeri. Nella Famiglia Domenicana medesimo è il fine, specifico è il compito di ogni ceto. Per questo il bisogno di collaborazione è sentito tanto più fortemente, quanto più viva è la coscienza della complementarietà dei vari ceti nello svolgimento della medesima missione.

p. Alfonso D'Amato - Laici Domenicani

Reblog this post [with Zemanta]

Nessun commento:

Posta un commento